mercoledì 30 novembre 2011

Preghiera

Fatto.
Sentimento libero.
Cielo senza stelle.
Cerchio di luce innaturale.

Sulla soglia qualcuno attende.
Il lupo solitario mi sta fissando
L'immagine che racconta in un sospiro
il momento in cui arriverà la morte per me.

L'ho già vista.
L'ho vista e rivista.
La conosco perchè è mia.

Abbandonerò il deserto.
Salirò tra milioni e milioni di fiaccole
Su per l'alta torre di ferro.

Il lupo se ne va per ora,
Ma il suo sguardo è qui
E' dentro me
Non se ne andrà mai

Fino a quando non giungera il momento
Ed egli mi condurrà
Verso la fine

Paul

sabato 19 novembre 2011

Ora Di Nuovo, Ora Per Sempre

..nero...tutto nero..
..nel silenzio più assoluto...nella notte più scura...

...nulla qua intorno...
...solo io...
...solo per una volta...
...lontano da tutto e da tutti...
...solo con la mia essenza...
...solo... ...solo... ...solo...

...all'improvviso un piccolo grido lacera il silenzio...
mi volto a guardare nell'oscurità dei miei pensieri...
...un abbagliante marea di luce in lontananza corre verso di me a gran velocità, squarciando il silenzio, distruggendo tutta l'oscurità del mio mondo...dapprima un piccolo bagliore, poi sempre più vicina, imponente, divina, maestosa...

inerme di fronte all'inevitabile...
cos'altro potrei fare?
...distendo le braccia, le protendo verso essa..
...e così chiudo gli occhi...e in un tremendo impatto mi lascio travolgere...

mille colori esplodono attorno a me
lume
luce
lucentezza
pazzia
migliaia di note diverse suonate con dolcezza e con calore, l'immagine di un bambino che piange,
un fiore che appassisce,
un fiocco di neve sopra la mia mano...
mille emozioni,
lacrime di gioia,
i tuoi occhi che piangono sangue,
i miei polsi sfiniti,
urla,
corde che si strappano,
capelli che cadono,
disperazione,
rinascita,
speranza,
la vita fugge veloce,
Immagini care,
disperazione per l'impossibilità di fermarle nell'istante della loro creazione,
colori che svaniscono e poi tornano,
pulsanti quasi quanto il dolore che sento,
sole accecante,
domande lasciate in sospeso,
pensieri protesi nel vuoto della solitudine
o dolce calore non lasciarmi,
mi stringo a te
voglio addormentarmi per sempre,
adagiarmi e lasciare che la corrente mi culli per sempre, volerò se ne avrò voglia,
sovrasterò l'universo,
per ora mi basta sapere che questo mare resterà nella mia mente,
che non se ne andrà
urlo, ancora più forte, lascio che tutto esca, che nulla rimanga dentro di me per più di un istante, inizio a strapparmi i vestiti, e lo sento, sento questo peso, questa gabbia tutta intorno a me...la mia anima chiusa dentro un corpo troppo piccolo, dentro un guscio ingombrante, lo strappo, lo lacero,lo taglio, lo ferisco, libero per sempre la mia anima, e lascio che essa se ne vada per sempre libera, come un gabbiano al suo primo volo, essa si libra sopra a me, volteggia leggera, incerta, sfiora lo specchio dei ricordi, e poi si innalza, per raggiungere posti ignoti, posti freschi e puri, luoghi sereni dove potrà riposarsi e costruire un piccolo nido.

Da li forse potrà ancora ammirare l'oceano che mi travolse, e io qui, peso morto tra le onde, avrò forse l'onore di ammirare la grandezza della mia anima, e dimenticherò la melma che mi avvolge, trascurerò la cancrena che arriva per divorarmi, ignorerò i vermi giunti per mangiare la mia carne, ho solo bisogno di un motivo per perdermi nel cielo terso e puro, per smettere di guardare il marcio che c'è qua attorno a me, per guardare oltre, per sentirmi libero da questo schifo, da questa umanità morta prima di nascere,da questi valori fatti e confezionati, da questi pregiudizi inutili, da una generazione che non crede in nulla, da tutta questa gente che sembra non capire che stiamo camminando verso un baratro,..

Voglio sentirmi libero da questo mondo,
ora e per sempre, solo questo desidero,
che la mia anima si erga per l'ultima volta, prima della fine, che essa sopravviva,
che essa se ne vada, che non muoia con me,
che lasci questo mondo con dignità,
per aspirare a qualcosa di più,
che sia da insegnamento per tutte le anime perse, che cammini verso la luce, che non si perda,

e io qui, corpo morto ed esanime, aspetterò che la luce si spenga per sempre, e sarò sereno nel sapere che qualcosa di me non morirà nel freddo gelido di questo buio che ora regna con me,

ora di nuovo,
ora per sempre

Paul

giovedì 17 novembre 2011

Monito

Voglio fare un viaggio.

Accarezzo le vibrazioni che salgono verso l'alto.

Osservo le volute fumose che salgono piano, dapprima così regolari, e poi improvvisamente così disordinate.

Le osservo mentre si sovrappongono, mentre si mischiano con il mio respiro, mentre diventano una cosa sola con il mio essere.


Cristalli di luce di un'infinitesima piccola parte del mio essere.

Risa di un bambino cullato nelle onde vaganti dell'oceano striato.


Vedo monumenti che si ergono nella speranza di popolazioni perdute.

Disperazione nel gesto ultimo di lasciare qualcosa di immortale nel tempo. Un bisbiglio perpetuo che ci sussurra un segreto inenarrabile.

Parole sconosciute si propagano nell'etere, pensieri racchiusi nella Cintura di Orione.


La sulle rive del fiume Qualcuno ha visto, qualcuno ha conosciuto la verità, il mistero è stato svelato ai pochi prescelti.

Il tempo, forza inarrestabile e perpetua, non ce ne ha fatto partecipi, le iscrizioni sono divenute incomprensibili, i simboli obsoleti.

Ora vedo gli astri che si rincorrono, la loro intensità aumenta, il cerchio si stringe attorno a noi.

Le nostre anime si intrecciano ancora e ancora, in un ciclo senza fine. L'energia si trasforma, assume nuove sembianze, indelebili quanto fievoli.


Sento la mia anima pulsare al contatto con l'ignoto.

Avverto la presenza di un messaggio lasciato li, in attesa di essere davvero compreso.


Un monito giunge infine.

E' accaduto In passato. Accadrà di nuovo. La domanda è solo: quando succederà?


Segui il ritmo cadenzato delle parole che terminano e ricominciano. Non avere paura di comprendere. Senti l'energia che esce dal tuo corpo per poi rientrare ricca del Mondo che ti circonda. Senti quel ritmo tribale che continua ad assillare la tua mente.


Ascolta invece di Sentire.

Comprendi invece di capire.


Il ritmo aumenta con la tua sete.

Bevi con me. Dissetiamoci insieme.

Sarà tutto perfetto.

Paul

mercoledì 16 novembre 2011

Sorridi Di Questo

Chi ha detto che dobbiamo reggere il peso del mondo?

Non aspettare che qualcuno ti comprenda, cerca la musa, cercala disperatamente...
sentila mentre sfiora le tue dita, mentre gioca dolcemente con le tue emozioni...
sentila mentre entra dentro di te.

Succede di colpo, in un attimo, un brivido, un lampo, ti prende, ti illumina,
ti trasfigura sopra ogni mondo, sopra ogni vita, disperatamente,
non senti nemmeno la forza per piangere, senti solo una commozione profonda,
e nn devi fare altro che lasciarti trasportare, prenderla per mano.

Non voglio la tua comprensione, è un amore immenso quanto intimo,
un privilegio, un tuono nel buio della notte disperata della mia anima,
un emozione che sanguina dentro una vibrazione che avvolge il mio Spirito.

Sono Io, nient'altro che Io,
Non giudicare ma ascolta, ascolta di chi l'ha incontrata e di come è nata la sua dolce storia.
No chiederti perchè, nessuno l'ha mai capito.

Esprimiti, fallo duramente, fa che sia forte, che sia un colpo di pistola,
senza esitazione, lascia che esca da dove nasce, non avere dubbi,
non ascoltare niente altro all'infuori della voce che parla dentro.
Le regole di questo mondo le decidi tu,
e devi solo seguire i raggi del sole per arrivare la dove nasce la tua intuizione.

Vivi per l'intuizione, per l'arte che sai fare tu, per l'imperfezione con cui la fai,
per lo straordinario amore con cui piangi nel buio di quest'urlo che ti porta alla pazzia.

Ridi del giudizio, dello sguardo altrui, della critica, di chi non capisce,
non comprende, di chi non apre le sue porte al tuo fantastico sogno.
Se così non fosse, sapremmo soltanto morire.

Queste sono lacrime diverse, hanno una scintilla che brilla per sempre,
nasce un piccolo calore che presto diventa un grande fuoco potente.

Brucia, non aspettare di spegnerti lentamente, brucia subito,
in un impeto, liberati, squarcia il freddo di chi ha perso quello che volevi dare.

Espanditi nel tuo universo, nella tua anima,
nel secondo della tua nascità e della tua morte.

Tu sei tutto questo,
sei un bambino che rimane commosso davanti al suo primo tramonto,
sei un uomo sensibile per le grandi meraviglie,
sei un Vecchio saggio le cui rughe coprono un sereno sorriso.
Il tuo Spirito si evolve sopra la tua arte, ride e ama, nuota nel tuo amore,
è il più grande amore nasce da quello che fai.

E con tenerezza guardi alla profonda imperfezione con cui riesce la tua arte,
perchè ciò che hai visto è diventato un disastro di colori.
Ma ci sorridi sopra, accarezzi quella tela che prima era bianca,
e pensi che forse la stai guardando davvero la tua anima sfaccettata,
in tanti piccoli tagli che stanno sanguinando,
ma da essi esce il miele del tuo più grande potere.

Il potere di essere te stesso.
E di non pretendere altro se non di continuare ad ammirare l'imperfezione
che ci rende così tanto umani.
Quel che ci lascia intravedere ciò che siamo davvero dentro, e che forse mai nessuno vedrà.
E di questo sorridi.

Paul



lunedì 14 novembre 2011

La regola del dormiente

Seguendo un istinto che vieta di essere una forma senza spigoli.
Un sentore liquido in cui mi immergo e mi disciolgo.
Tutto ciò che mi permea e mi attrae,
una nota sola che si ripete costante nella sinfonia.
Chiudi gli occhi, qua vige la regola del dormiente,
...
qui dominano i sogni e le carezze.
Distesi sul lenzuolo bianco, avvolti nel nostro eterno candore,
ora sentiamo di poterci chiamare puri,
non già perchè siamo peccatori su questa terra,
ma perchè ci addormentiamo nel più caldo abbraccio
che i nostri cuori sanno donare.

Paul