venerdì 9 dicembre 2011

Sei un Artista?

Sei un artista?

Sei un politico?

Sei un assassino?

o forse uno stupratore?
Sei un nazista, un neo-nazista, un comunista, sei un ebreo?
Sei un lavoratore, sei un muratore o un idraulico, o un carpentiere?
Sei un uomo d'ufficio, un agente immobiliare, un tranviere, un ambasciatore, un soldato?
Lavori sedici ore al giorno? otto? Fai gli straordinari?
Sei uno stakanovista, un fannullone, un approfittatore, un affarista, un ingenuo, un ribelle?
Segui un sogno? fuggi dalle aspettative? Cogli l'attimo? aspetti il segno del destino? Rinneghi le cose che hai? ne cerchi di nuove?
Ti piaci? Ti odi? Vorresti essere una donna? o forse un uomo? vorresti i capelli ricci, biondi, lisci, mori?
Sudi sul salario per pagarti le scarpe di marca? o forse per una giacca nuova? magari hai un hobby, magari ti devi comprare la chitarra figa, magari una macchina fotografica da duemila euro. O magari aspetti i soldi per gonfiarti il seno, le labbra, per essere più appariscente, per un tatuaggio, per un piercing, magari per cambiare sesso?
Piangi per tua madre che ti ha lasciato? piangi per tuo padre che non vi paga gli alimenti? piangi per i tuoi nonni che ti volevano tanto bene? piangi per quello stronzo del tuo ex che quando ti vede ti ignora? piangi per quella puttana della tua ex che quando ti vede si bacia con un altro?
Perdi sempre a monopoly e ti consoli pensando di essere fortunato in amore? Vinci sempre e ti senti una merda per le facce degli altri? ci godi? aspetti che arrivi la prossima partita per cambiare tutto?
Quanti soldi spendi sulle scommesse? forse aspetti di giocare un euro ogni tanto quando il jackpot è alto? Forse non vinci e ti consoli perchè quei soldi non li volevi? forse non sapevi come spenderli, forse erano troppi, forse avresti perso gli amici, forse la famiglia, poi arriva la mafia e ti porta via e chiede il riscatto?
Aspetti l'anima gemella? Forse non esci di casa aspettando che bussi alla porta? Forse l'hai sognata e aspetti che arrivi? la cerchi ma non la trovi? forse non ci credi nell'anima gemella, sono quelle stronzate che dicono i preti e gli sfigati che non hanno mai amato e perduto per amore. Forse l'anima gemella arriva quando meno te lo aspetti, forse l'anima gemella è solo la tua, forse tutte lo sono in fondo. Forse aspetti di trovare l'anima nella persona più vicina a te ma non ti dai pace perchè ti fai schifo quando ti guardi allo specchio.
Ti droghi per essere felice? Ti droghi per arrivare a fine giornata? Spendi trecento euro al mese per essere libero? Forse ne spendi di più? Forse devi andare a rubare per essere libero. Forse stai pensando che l'alcool non è una droga. Magari le sigarette, le cicche, le canne. Magari ne rubi ogni tanto una dal tuo amico. Forse pensi di poter smettere domani. O se proprio non ce la fai il giorno dopo.
Magari ti dici che lo fai perchè ti piace. O magari perchè stai male. E magari dopo una canna te ne fai un'altra perchè presto le cose cambieranno. O magari ti buchi su una panchina di periferia pensando che un angelo ti metterà sulla retta via. Magari ordini un altro bicchiere di qualche porcata pensando che in fondo ti fa schifo. Magari ne approfitti per farti vedere. Magari speri che sulla tua fronte appaia un cartello con scritto:Chiuso,torno subito. Forse aspetti che qualcuno ti noti tra i tuoi amici ubriachi tanto quanto te, e magari qualcuno ti dirà qualche perla di saggezza.
Forse al mattino ti svegli e ti accendi una sigaretta. Magari te ne fai un paio. Forse ti senti immortale. Magari pensi a quelle persone che dopo tutto stanno ancora bene e l'hanno sempre fatto. Magari non è il caso di pensare a tutte le persone che ogni minuto muoiono in casa, in ospedale, per le strade. Forse ti dici che la tua via la troverai un giorno, quando ne avrai voglia. Forse pensi che arriverà quando e se ne avrai voglia.
Dipingi quadri che ti fanno cagare, forse vorresti essere come Picasso che se ne sbatteva le palle. Forse pensi di poter diventare famoso. Magari aspetti che al tuo campanello suoni un mecenate attirato dal colore della tua porta di casa. Magari aspetti che ti venga davvero male e allora potrai cambiare. Forse aspetti di morire perchè non ne vale la pena.
Forse ti fanno schifo i commenti degli altri. Forse non ne hai bisogno, i commenti te li fai da te. Forse ti senti meglio quando te ne stai sul divano a far passare le giornate davanti alla tv. Forse è meglio aspettare di sentire la solita stronzata della solita persona che ti cerca perchè vi vedete da troppo tempo. Forse è meglio stare a mangiare biscotti. Magari provi a cucinarti una torta. Magari ti scopri un ottimo cuoco quando fai le torte. Magari ci metti tanta nutella perchè ti danno fastidio quelle torte preconfezionate in cui ne mettono un cucchiaino.
Magari provi a farti una ragione di quello ce sei. Forse ti arrampichi sugli angoli dei tuoi specchi per sentirti più a posto. Forse non hai voglia di chiamare quella persona che ti può davvero aiutare. Forse ti da fastidio. Forse la ami ma non glielo vuoi dire. Magari ti da fastidio cambiare. Forse arriva fa te ogni giorno un messaggio di speranza ma lo cancelli senza leggerlo? Magari ti da fastidio pensare di poterti salvare. Forse è più figo spararsi ore di televisione piuttosto che salvarsi. Magari un giorno ti suiciderai. Magari pensi di andare in prima pagina sulla gazzetta della tua città. Forse tutti ti penseranno per una volta tanto. Magari non lo fai per pigrizia.

O magari non lo fai per una persona sola. Magari per te stesso. Forse non ti senti poi così una merda in fondo. Ti guardi allo specchio e non ti odi poi così tanto. Magari un giorno mi compro un bel cappello che mi piaccia. Si, proprio quel cappello che a tutti fa cagare. Magari una volta tanto faccio una foto a quella pianta così carina che per gli altri è solo una pianta dove pisciare quando si è ubriachi fuori dal locale. Magari un giorno scrivo una poesia che mi piaccia anche se non c'entra un cazzo con gli altri. Magari è sbagliata grammaticalmente. Magari hai una calligrafia del cazzo. Magari ti fa sorridere, e ti dimentichi del bicchiere sul bancone. Magari per una volta tanto chiami tu quella persona, magari mentre ci parli ti metti a sorridere da solo e te ne sbatti degli altri che sono abituati alla tua serietà. Magari un giorno la vai a trovare, la abbracci e senti tanto amore che non avevi più. Sicuramente è una persona nuova, magari prima la davi per scontata, quando avevi bisogno dopotutto era sempre li. Magari anche dentro te stesso eri sempre li ad aiutarti, e lasciavi che il tuo corpo si aggrappasse a te e lo tiravi su. Magari una volta tanto sto sveglio e mi guardo l'alba dal balcone di casa mia. Forse a tutti fa cagare, ma a me non serve andare alle Haway per godermi l'alba in un bel giorno limpido. Magari una volta tanto ti trovi a giocare a carte e ti dimentichi se lo stai facendo per vincere o per perdere. Magari lo fai per stare con chi ti vuole davvero bene. Forse lo fai perchè i momenti più belli si vivono dentro le stanze più buie, nei momenti più impensati, nelle situazioni più solite. Magari cerchi un buon motivo per andartene, magari un giorno lo fai davvero.
Magari te ne sei già andato il giorno che hai perso tutto, e non ti rendi conto che l'hai ritrovato già da subito se decidi di tornare. Magari potresti farlo oggi stesso, magari qualcuno ti dice qualcosa che vorresti sentire, o magari non lo vuoi sentire ma arriva. Magari aspetti un miracolo, forse aspetti un Santo che ti appaia e ti dica dove stai sbagliando. Magari aspetti di vedere un fantasma per casa, o un bicchiere che si sposta da solo. Magari credi agli alieni ma ti da fastidio non averne mai visto uno. Magari quella vecchietta che ti chiede una mano a fare benzina è un segno. Magari quella macchinetta che mi fotte i soldi e non mi lascia comprare le sigarette è un miracolo. Magari quella cazzo di gomma della macchina che si buca proprio quando vuoi uscire al sabato sera è un campanello d'allarme. Magari il cellulare che si scarica quando stai per chiamare la solita persona è un segno del destino. Magari non bisogna poi vedere un Angelo di Dio per avere un segno. Dopotutto che cazzo di segno sarebbe? Forse ho più bisogno di aiutare una vecchietta per non sentirmi così inutile. Forse ho bisogno di starmente a casa al sabato sera per capire che posso anche non ubriacarmi per stare bene. Magari piano piano posso anche pensare di stare meglio.

Sei un pensionato? sei un laureando? sei un barbone? sei un venditore ambulante? Sei un nullatenente? Sei una ragazza madre? Sei un drogato del cazzo?

Forse basta soltanto essere se stessi
Paul

mercoledì 30 novembre 2011

Preghiera

Fatto.
Sentimento libero.
Cielo senza stelle.
Cerchio di luce innaturale.

Sulla soglia qualcuno attende.
Il lupo solitario mi sta fissando
L'immagine che racconta in un sospiro
il momento in cui arriverà la morte per me.

L'ho già vista.
L'ho vista e rivista.
La conosco perchè è mia.

Abbandonerò il deserto.
Salirò tra milioni e milioni di fiaccole
Su per l'alta torre di ferro.

Il lupo se ne va per ora,
Ma il suo sguardo è qui
E' dentro me
Non se ne andrà mai

Fino a quando non giungera il momento
Ed egli mi condurrà
Verso la fine

Paul

sabato 19 novembre 2011

Ora Di Nuovo, Ora Per Sempre

..nero...tutto nero..
..nel silenzio più assoluto...nella notte più scura...

...nulla qua intorno...
...solo io...
...solo per una volta...
...lontano da tutto e da tutti...
...solo con la mia essenza...
...solo... ...solo... ...solo...

...all'improvviso un piccolo grido lacera il silenzio...
mi volto a guardare nell'oscurità dei miei pensieri...
...un abbagliante marea di luce in lontananza corre verso di me a gran velocità, squarciando il silenzio, distruggendo tutta l'oscurità del mio mondo...dapprima un piccolo bagliore, poi sempre più vicina, imponente, divina, maestosa...

inerme di fronte all'inevitabile...
cos'altro potrei fare?
...distendo le braccia, le protendo verso essa..
...e così chiudo gli occhi...e in un tremendo impatto mi lascio travolgere...

mille colori esplodono attorno a me
lume
luce
lucentezza
pazzia
migliaia di note diverse suonate con dolcezza e con calore, l'immagine di un bambino che piange,
un fiore che appassisce,
un fiocco di neve sopra la mia mano...
mille emozioni,
lacrime di gioia,
i tuoi occhi che piangono sangue,
i miei polsi sfiniti,
urla,
corde che si strappano,
capelli che cadono,
disperazione,
rinascita,
speranza,
la vita fugge veloce,
Immagini care,
disperazione per l'impossibilità di fermarle nell'istante della loro creazione,
colori che svaniscono e poi tornano,
pulsanti quasi quanto il dolore che sento,
sole accecante,
domande lasciate in sospeso,
pensieri protesi nel vuoto della solitudine
o dolce calore non lasciarmi,
mi stringo a te
voglio addormentarmi per sempre,
adagiarmi e lasciare che la corrente mi culli per sempre, volerò se ne avrò voglia,
sovrasterò l'universo,
per ora mi basta sapere che questo mare resterà nella mia mente,
che non se ne andrà
urlo, ancora più forte, lascio che tutto esca, che nulla rimanga dentro di me per più di un istante, inizio a strapparmi i vestiti, e lo sento, sento questo peso, questa gabbia tutta intorno a me...la mia anima chiusa dentro un corpo troppo piccolo, dentro un guscio ingombrante, lo strappo, lo lacero,lo taglio, lo ferisco, libero per sempre la mia anima, e lascio che essa se ne vada per sempre libera, come un gabbiano al suo primo volo, essa si libra sopra a me, volteggia leggera, incerta, sfiora lo specchio dei ricordi, e poi si innalza, per raggiungere posti ignoti, posti freschi e puri, luoghi sereni dove potrà riposarsi e costruire un piccolo nido.

Da li forse potrà ancora ammirare l'oceano che mi travolse, e io qui, peso morto tra le onde, avrò forse l'onore di ammirare la grandezza della mia anima, e dimenticherò la melma che mi avvolge, trascurerò la cancrena che arriva per divorarmi, ignorerò i vermi giunti per mangiare la mia carne, ho solo bisogno di un motivo per perdermi nel cielo terso e puro, per smettere di guardare il marcio che c'è qua attorno a me, per guardare oltre, per sentirmi libero da questo schifo, da questa umanità morta prima di nascere,da questi valori fatti e confezionati, da questi pregiudizi inutili, da una generazione che non crede in nulla, da tutta questa gente che sembra non capire che stiamo camminando verso un baratro,..

Voglio sentirmi libero da questo mondo,
ora e per sempre, solo questo desidero,
che la mia anima si erga per l'ultima volta, prima della fine, che essa sopravviva,
che essa se ne vada, che non muoia con me,
che lasci questo mondo con dignità,
per aspirare a qualcosa di più,
che sia da insegnamento per tutte le anime perse, che cammini verso la luce, che non si perda,

e io qui, corpo morto ed esanime, aspetterò che la luce si spenga per sempre, e sarò sereno nel sapere che qualcosa di me non morirà nel freddo gelido di questo buio che ora regna con me,

ora di nuovo,
ora per sempre

Paul

giovedì 17 novembre 2011

Monito

Voglio fare un viaggio.

Accarezzo le vibrazioni che salgono verso l'alto.

Osservo le volute fumose che salgono piano, dapprima così regolari, e poi improvvisamente così disordinate.

Le osservo mentre si sovrappongono, mentre si mischiano con il mio respiro, mentre diventano una cosa sola con il mio essere.


Cristalli di luce di un'infinitesima piccola parte del mio essere.

Risa di un bambino cullato nelle onde vaganti dell'oceano striato.


Vedo monumenti che si ergono nella speranza di popolazioni perdute.

Disperazione nel gesto ultimo di lasciare qualcosa di immortale nel tempo. Un bisbiglio perpetuo che ci sussurra un segreto inenarrabile.

Parole sconosciute si propagano nell'etere, pensieri racchiusi nella Cintura di Orione.


La sulle rive del fiume Qualcuno ha visto, qualcuno ha conosciuto la verità, il mistero è stato svelato ai pochi prescelti.

Il tempo, forza inarrestabile e perpetua, non ce ne ha fatto partecipi, le iscrizioni sono divenute incomprensibili, i simboli obsoleti.

Ora vedo gli astri che si rincorrono, la loro intensità aumenta, il cerchio si stringe attorno a noi.

Le nostre anime si intrecciano ancora e ancora, in un ciclo senza fine. L'energia si trasforma, assume nuove sembianze, indelebili quanto fievoli.


Sento la mia anima pulsare al contatto con l'ignoto.

Avverto la presenza di un messaggio lasciato li, in attesa di essere davvero compreso.


Un monito giunge infine.

E' accaduto In passato. Accadrà di nuovo. La domanda è solo: quando succederà?


Segui il ritmo cadenzato delle parole che terminano e ricominciano. Non avere paura di comprendere. Senti l'energia che esce dal tuo corpo per poi rientrare ricca del Mondo che ti circonda. Senti quel ritmo tribale che continua ad assillare la tua mente.


Ascolta invece di Sentire.

Comprendi invece di capire.


Il ritmo aumenta con la tua sete.

Bevi con me. Dissetiamoci insieme.

Sarà tutto perfetto.

Paul

mercoledì 16 novembre 2011

Sorridi Di Questo

Chi ha detto che dobbiamo reggere il peso del mondo?

Non aspettare che qualcuno ti comprenda, cerca la musa, cercala disperatamente...
sentila mentre sfiora le tue dita, mentre gioca dolcemente con le tue emozioni...
sentila mentre entra dentro di te.

Succede di colpo, in un attimo, un brivido, un lampo, ti prende, ti illumina,
ti trasfigura sopra ogni mondo, sopra ogni vita, disperatamente,
non senti nemmeno la forza per piangere, senti solo una commozione profonda,
e nn devi fare altro che lasciarti trasportare, prenderla per mano.

Non voglio la tua comprensione, è un amore immenso quanto intimo,
un privilegio, un tuono nel buio della notte disperata della mia anima,
un emozione che sanguina dentro una vibrazione che avvolge il mio Spirito.

Sono Io, nient'altro che Io,
Non giudicare ma ascolta, ascolta di chi l'ha incontrata e di come è nata la sua dolce storia.
No chiederti perchè, nessuno l'ha mai capito.

Esprimiti, fallo duramente, fa che sia forte, che sia un colpo di pistola,
senza esitazione, lascia che esca da dove nasce, non avere dubbi,
non ascoltare niente altro all'infuori della voce che parla dentro.
Le regole di questo mondo le decidi tu,
e devi solo seguire i raggi del sole per arrivare la dove nasce la tua intuizione.

Vivi per l'intuizione, per l'arte che sai fare tu, per l'imperfezione con cui la fai,
per lo straordinario amore con cui piangi nel buio di quest'urlo che ti porta alla pazzia.

Ridi del giudizio, dello sguardo altrui, della critica, di chi non capisce,
non comprende, di chi non apre le sue porte al tuo fantastico sogno.
Se così non fosse, sapremmo soltanto morire.

Queste sono lacrime diverse, hanno una scintilla che brilla per sempre,
nasce un piccolo calore che presto diventa un grande fuoco potente.

Brucia, non aspettare di spegnerti lentamente, brucia subito,
in un impeto, liberati, squarcia il freddo di chi ha perso quello che volevi dare.

Espanditi nel tuo universo, nella tua anima,
nel secondo della tua nascità e della tua morte.

Tu sei tutto questo,
sei un bambino che rimane commosso davanti al suo primo tramonto,
sei un uomo sensibile per le grandi meraviglie,
sei un Vecchio saggio le cui rughe coprono un sereno sorriso.
Il tuo Spirito si evolve sopra la tua arte, ride e ama, nuota nel tuo amore,
è il più grande amore nasce da quello che fai.

E con tenerezza guardi alla profonda imperfezione con cui riesce la tua arte,
perchè ciò che hai visto è diventato un disastro di colori.
Ma ci sorridi sopra, accarezzi quella tela che prima era bianca,
e pensi che forse la stai guardando davvero la tua anima sfaccettata,
in tanti piccoli tagli che stanno sanguinando,
ma da essi esce il miele del tuo più grande potere.

Il potere di essere te stesso.
E di non pretendere altro se non di continuare ad ammirare l'imperfezione
che ci rende così tanto umani.
Quel che ci lascia intravedere ciò che siamo davvero dentro, e che forse mai nessuno vedrà.
E di questo sorridi.

Paul



lunedì 14 novembre 2011

La regola del dormiente

Seguendo un istinto che vieta di essere una forma senza spigoli.
Un sentore liquido in cui mi immergo e mi disciolgo.
Tutto ciò che mi permea e mi attrae,
una nota sola che si ripete costante nella sinfonia.
Chiudi gli occhi, qua vige la regola del dormiente,
...
qui dominano i sogni e le carezze.
Distesi sul lenzuolo bianco, avvolti nel nostro eterno candore,
ora sentiamo di poterci chiamare puri,
non già perchè siamo peccatori su questa terra,
ma perchè ci addormentiamo nel più caldo abbraccio
che i nostri cuori sanno donare.

Paul

venerdì 12 agosto 2011

E le note con lui


Il vinile stanco posa la sua malinconica melodia
Sui miei timpani esausti
Calde vibrazioni, ovattate dal tempo,
Giungono ai miei assonnati riflessi
Quante note racconta il tuo amore sofferto?
Esso gira come una luccicante spirale
E musica e armonia e dolci suoni
Sussurri...la verità...
La verità è che il disco ha altre meravigliose sinfonie
Ma il tuo amore è la disperazione
Di un giradischi innamorato di quel
Giro sublime
A ripeterlo in eterno
A consumare il disco
E le note con lui
E poi, poi girerà ancora
Quando il piatto sarà vuoto
E sfiorerà ancora con l'anima
Quelle fantasiche note sublimi
Di un amore che il tuo giradischi suonerà in eterno
Anche se quelle note
Fuor suonate una volta soltanto.

Paul

lunedì 25 luglio 2011

Requiem


Suoni stridenti si diffondono nella foschia mattutina.
Solo nella nebbia confusa
nulla si mostra innanzi a me

Hai vissuto abbastanza per poter raccontare qualcosa di te?
Un rivolo di sangue appare in lontananza
passa davanti a me, prosegue la sua strada verso una metà sconosciuta

Qualcuno è forse morto senza dire nulla?
Piccole grida si perdono nel vuoto di una pagina bianca
gocce di sangue impresse nel ricordo indelebile

Hai cercato troppa dolcezza nelle altrui parole
Il miele fuoriesce senza che tu lo possa saggiare
E' questa una maledizione?
O forse e solo la prevedibile conseguenza per aver vissuto troppo?

Un tuono elettrico si diffonde ora nell'aria
squarcia l'aureo silenzio, inquietudine vestita di luce.

Un monito giunge infine.
È dunque questa la morte?
Sto raggiungendo l'altro lato dell'inferno.
Redimi le mie membra, prosciuga il ribollente sangue

Nella notte, nelle tenebre più totali.
Esseri maligni, essi hanno crocifisso la luna.
Mi hanno incatenato quaggiu, nel pozzo del mio dolore.
Mi hanno inchiodato al seme della mia pazzia

Nessuno ha mai visto un angelo cadere dal cielo
Qualcuno ha invece scarnificato vivo un povero bambino

Laggiù, sopra le montagne, sulle fredde alture insensibili
Un lupo solitario ti fissa immobile, osserva ogni tuo movimento
Urla, grida, morte che si bagna nella linfa porpora.

Io ho visto tutte le ere di questo mondo.
Io ti ho visto, uomo, mentre uccidevi tuo padre
ti ho visto, mentre bruciavi i tuoi antenati, mentre annientavi i tuoi fratelli.

Ti ho visto mentre strappavi la carne dagli esili corpi dei miei simili.
Ti ho visto mentre strappavi capelli per farne tappeti, mentre staccavi denti per farne collane.
Ti ho visto mentre mangiavi la tua carne, mentre di tagliavi la gola,
mentre morivi nel tuo stesso sangue

Chiedo umilmente perdono per ogni chiodo che ho fissato al mio corpo.
Perdono per ogni proiettile che mi sono sparato in testa
Per ogni lama che ha ridotto i miei polsi in cenere

giù per la spiaggia una danza continua senza fine.
Mille esseri luccicanti danzano in cerchio, pregando il mare
ti vedo, inerme nelle gelide acque limpide.

Non vi preoccupate.
Sanguino ormai da molto.
Presto vi lascerò per sempre.

Sveglia,
vieni con me.
Ti porterò in posti ignoti
avanti,

scegli il segno del tuo giorno,
scegli la strada da seguire
sorprendi la tua vita
regala polvere magica,

seguimi lungo la foresta,
trovami tra gli antichi alberi

ogni cosa si rompe
da ogni cosa esce sangue
e danza


Paolo Melotto

domenica 24 luglio 2011

Diapason


Ingenuo corpo celeste.
Tenue scia luminosa
Ammaliante ombra

Archetipo enigma
Risplendono le vibrazioni giungendo al cuore
Risuonano le immagini in infinite echo

Si mescolano tra di loro, formando un corpo pieno di vita
Diapason malefico di suoni e ricordi
Onde ininterrotte di pensieri lasciati liberi

Giungerai alla fine prima o poi?
Sentirai la magica risonanza tutt'attorno
Inarrestabile e indistruttibile.

petali quelli che si posano sulle tue dita.
Porpora che Non lascia traccia di se
Sovrana follia, dolce sentimento

La bestia prende possesso del corpo senza vita
Il re combatte per il suo onore perduto
Il giullare continua la sua danza senza fine

Lacrime, come speranze in un giorno di pioggia.
Scendono passando per la valle segreta
Le lune proseguono, formando un quadro più grande

Alla stregua di una canzone
Cantate amici miei, per il giorno del funerale.
Avanti, morite con me

Tutto sembrerà più imponente.

E' tutto qua.
Se tu cerchi il significato.
E' solo un quadro più grande.

Paolo Melotto